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Dantemag apre le sue pagine alla nuova stella dell’arte sud africana: Hannalie Taute.
di H. Rasch
Quando si scopre che l’altro nome di Stillbay, una cittadina sulla costa meridionale del Sud Africa è Baia della bella addormentata, sembra ovvio che qui viva l’artista sud africana Hannalie Taute che, partendo dalla gomma delle camere d’aria, crea opere che sembrano uscire dalle favole. Il fatto che in questa città non ci siano negozi di materiali artistici non la preoccupa minimamente. Tutto quello di cui lei ha bisogno sono i rivenditori di pneumatici ed in Sud Africa ogni piccola cittadina ha il suo gommista. Altrettanto dicasi, per soddisfare la più recente idea, di impreziosire le sue opere con i ricami – le mercerie non mancano, anzi sopravvivono meglio nelle piccole cittadine che nelle grandi città. L’assenza di corniciai l’ha poi ispirata a presentare le sue creazioni riciclando vecchie cornici, dalle forme più svariate, rendendole spesso parte dell’opera stessa.
Hannalie Taute ha studiato Belle Arti ed è venuta alla ribalta nel marzo 2014, dopo il grande successo di una sua mostra. In una recente intervista, ha dichiarato che non avrebbe potuto fare altro che l’artista. Quando il lavoro di suo marito la portò a vivere in questa piccola cittadina, continuò la sua carriera, pur dando priorità al suo ruolo di madre. Avendo poco tempo e scarsità di materiali a sua disposizione, poteva prendere parte solo a mostre collettive cosi Taute ha selezionato le competizioni più importanti finché ha trovato una galleria dove esporre le sue opere, la Knysna Fine Arts, nell’ omonima città. Ha lavorato con i materiali più svariati, spesso conferendo significato ai prodotti di scarto, oppure creando opere usando modelli di carta. Da molto tempo la sua fonte d’ispirazione sono i giocattoli e le favole per bambini. Un interesse che lei riconduce alla scoperta degli scritti di Marina Warner, ed in particolare il libro From the Beast to the Blonde che analizza l’aspetto culturale in cui le favole sono nate. Altre letture formative sono state Note del guanciale di Sei Shonangon e Il mondo incantato di Bruno Bettelheim. Hannalie ha sempre amato leggere e la vita, in una piccola cittadina, le ha fatto crescere questa passione.
Taute ha cominciato a cimentarsi con il mondo dei giocattoli, più per frustrazione che altro, cercando delle alternative a quei prodotti di massa cosicché i suoi bambini potessero giocare con qualcosa diverso dalla plastica. Così pensò di riciclare la gomma, un materiale facilmente reperibile, atossico, durevole e piacevole al tatto.
I suoi primi animaletti di gomma furono molto apprezzati dalla gente e nel settembre 2011 presentò una collezione, chiamata Lobotoy-me, al Simposio Internazionale degli Ambientalisti, COP 17, nella città di Durban. Qui le sue creazioni ebbero un tale successo che, l’anno successivo, il Cape Craft and Design Institute ( l’ Istituto per l’Artigianato e Design) la invitò ad esporle nel rinomato Design Indaba di Città del Capo, il più importante evento del settore in Sud Africa. Da qui i giocattoli di gomma trovarono subito una diffusione più ampia e, dalla loro vendita, lei poté devolvere parte del ricavato in beneficenza alle agenzie contro il bracconaggio degli animali. Nel frattempo i suoi bambini erano cresciuti e non avevano più bisogno di soffici giocattoli alternativi di conseguenza lei, avendo più tempo, si trovò ad un bivio: poteva continuare nelle creazioni di sempre o sperimentare ulteriormente la sua tecnica migliorando il processo di lavorazione della gomma ed andare oltre i confini della funzione per cui tutto era iniziato. La svolta avvenne quando un cliente le chiese di personalizzare il giocattolo con il nome della figlia. Dopo aver provato diverse opzioni, l’ usare ago e filo fu la migliore. Con il ricamo, ora poteva unire i vari elementi delle sue opere e la gomma diventava la base su cui cucire tutte la sua attualità artistica.
Taute non è la prima artista sud africana ad aver lavorato con la gomma; Andries Botha aveva creato lavori monumentali di scultura nei primi anni ‘90 e Nichols Hlobo è un altro artista che ha raggiunto fama internazionale grazie alla sue installazioni di gomma.
Il lavoro con questo materiale ben si addice alla coscienza di Taute perché ripropone oggetti di scarto, che sono disponibili ovunque.
La mascolinità della gomma e la femminilità del ricamo formano un’armonia che offre luce ad un diverso concetto femminista, un veicolo perfetto per una nuova sensibilità rispetto un atavico pregiudizio culturale.
Ora la sua arte la può condurre fuori degli schemi tradizionali, al punto di creare dei lavori su tele di gomma sempre più grandi. Le favole sono delle storie che possono essere raccontate meglio su larghe superfici, dando cosi l’opportunità all’ artista di esplorare interpretazioni provocatorie con maggior rilievo.
La prima mostra Personale di Taute fu intitolata Rubber Ever After e fu presentata al Klein Karoo National Arts Festival nel marzo 2014. L’ artista presenziò con più di trenta opere e con degli spettacoli giornalieri nei quali, lei stessa, rappresentava i personaggi delle fiabe con i costumi di gomma che cuce.
Hannalie tiene a precisare che non è ” una performance artist” cioè quegli artisti che, esibendosi in un modi particolari, creano la loro arte; a lei piace vestirsi con le sue creazioni che combinano il riciclo di abiti usati e della gomma , per questo, la critica che l’ ha soprannominata ” The Rubber lady”- la signora di gomma. Con queste sue presentazioni, il mese successivo, le fu conferito il premio per la migliore esibizione al Festival.
Dalla tranquillità di Stillbay Hannalie ha preso parte a diverse interviste per giornali, riviste d’arte e programmi radio. In una recente apparizione televisiva si presentò a Città del Capo vestita con i suoi coloratissimi costumi, completati da un elmetto da esploratore ricoperto di gomma, e condivise con il pubblico i racconti che hanno dato forma alla sua entusiasmante carriera. Non ha nessuna intenzione di lasciare Stillbay, il mondo l’ ha trovata anche qui.
Se dal 10 febbraio prossimo vi trovate a Città del Capo, potete vedere le opere di Hannalie Taute nella sua prima mostra personale alla Erdmann Contemporary Gallery, at 84 Kloof Street Gardens.