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Ottobre 9, 2015L’italiano della musica nel mondo
Ottobre 21, 2015Alla British Library si celebra fino al 16 febbraio 2016 la cultura dell’Africa occidentale.
Se passate per Londra in questo periodo non perdetevi questa mostra sui simboli, le parole e le musiche del continente africano occidentale . West Africa: Word, Symbol, Song.
Di Massimo Gava
Noi di Dantemag siamo orgogliosi di presentarvi diversi tipi di cultura: Cinese, Spagnola, Portoghese, Italiana, Americana ed Inglese. Siamo anche perfettamente consapevoli che certi paesi ricevono meno attenzione di altri nella scena culturale globale. Per questo vogliamo dare il nostro appoggio alla mostra sulle parole, musiche e simboli nell’ovest dell’Africa che si è aperta in questi giorni alla British Library di Londra.
La mostra ci porta indietro nel tempo con gli scritti, i simboli, e i manoscritti illustrati di un’ epoca sconsciuta al grande pubblico così da permetterci di incontrare la storia millenaria di questi Paesi africani.
Fate una passaggiata tra i secoli e vedrete gli scritti del premio Nobel della letteratura Wole Soyinka, ascolterete le musiche di una leggenda dell’ afro-beat e attivista per i diritti umani, il nigeriano Fela Kuti.
La celebrazione di questo dinamismo culturale africano folcalizza la mostra sui problemi politici che hanno creato i presupposti di cui il continente africano soffre ancora. Ci sono le lettere degli schiavi che hanno portato all’ abolizione dell orribile traffico umano nel XVIII secolo; c’e’ anche la lettera del musicista Fella Kuti indirizzata al presidente della Nigeria, il Generale Ibrahim Babangida, lettera che nel 1989 gli creo’ notevoli guai giudiziari.
La letteratura e il talento artistico in questa regione sono stati troppe volte derisi da parte della societa’ contemporanea, ma vedrete come in questa mostra ci sono tutti gli elementi per scoprire un livello sofisticato “per dare una immagine della bellezza e ricchezza intellettuale di questa parte del mondo”- come dice il Dottor Gus Casely-Hayford, consulente della mostra.
Con questa mostra si può vedere come l ‘ approccio dell’ arte africana medievale abbia influenzato artisti come Fauves , scrittori come Toni Morrison, e musicisti come Peter Gabriel, tanto per citarne alcuni.
Ancora, In questa mostra si potranno ammirare dalle copie del Corano scritte su tavole di legno, alle scatole recuperate di proverbi fino a significativi simboli d’oro . C’e’ anche uno strumento musicale originario del Ghana, predecessore del Banjo e dei cosidetti tamburi parlanti che servivano per comunicare a distanza.red in proverbs and symbolic meanings.
Ci sono altre importanti testimonianze di personaggi, come la storia di Ignatius Sancho, nato in una nave che portava gli schiavi in America e che divenne uno degli intellettuali più influenti; o come Phillis Wheatley che nel 1761, arrivata a Boston da piccola, venne venduta alla famiglia Wheatley la quale le diede il nome di Phillis e divenne poi una dei poeti più riconosciuti di questo periodo.
La mostra è davvero un gioiello di raffinatezza sopratutto nell’ attenzione e cura dei dettagli storici. Assolutamente da non perdere.
http://www.bl.uk/events/west-africa-word-symbol-song
Alla British Library il 16 Ottobre 2016 – tweet #BLwestafrica