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Marzo 3, 2016Tenero e commovente racconto di un amore di altri tempi dove la promessa scambiata il giorno del matrimonio durerà in eterno.
di Massimo Gava
La storia comincia in un momento triste di questa coppia insieme da più di 48 anni, mentre Anna viene portata d’ urgenza in elicottero all’ospedale di Verona.
Nonostante la prognosi, Renato non perde mai la speranza e comincia a ricordare gli episodi che li hanno resi una coppia, a detta da tutti, invidiabile.
L’ autore non lesina i particolari del loro primo incontro, la promessa di matrimonio, la nascita del figlio Alessandro, il loro simbiotico vivere fondato sull’amore e il rispetto reciproco. Ed e’ proprio grazie a tutto ciò che Renato, con le sue cure amorevoli, unite al supporto determinante del figlio, regala ad Anna altri quattro indimenticabili anni, facendola riemergere da un coma profondo al punto, che addirittura gli stessi medici si stupiranno del suo incredibile recupero.
Cosa non può fare l’amore vero?
Anche i lettori non avezzi a questo genere di lettura, verranno coinvolti dalle capacità narrative dell’autore, che ha al suo attivo altri tre libri, ed e’ impossibile non commuoversi per la realtà della storia che testimonia l’amore di questa coppia sia nel bene che nel male.
Realtà di altri tempi quando le promesse scambiate volevano realmente dire qualcosa? O forse solo l’ incontro di due anime gemelle? Chi può giudicarlo! Quello che emerge da questo libro non e’ solo l’ esempio di questa coppia , ma anche la spontaneita’ con cui l’ autore, ha il coraggio di rivelare al mondo le sue emozioni nel ricordo dell’amata scomparsa.
Dante e Petrarca hanno scritto dei loro amori, dedicando la semplicità dei sonetti alla fonte dei loro sentimenti, esempi di letteratura locale, che con gli anni sono diventati dei classici apprezzati in tutto il mondo.
Renato Sonego nella poesia l’astronauta, una delle tante incluse nel libro, dice di aver studiato questi poeti insieme al greco e latino ma…
… “in amore, mi sono laureato con te.
Ora voglio diventare astronauta
per essere certo di agganciare la stella
dove tu mi stai aspettando “
Poi molto modestamente ammette di aver scritto questo libro come testimonianza personale, cosi’ che, se col passare degli anni l’eta’ possa innescare l’ oblio dei ricordi, ci sia qualcuno pronto a rinfrescargli la memoria e non dimenticare mai la sua Anna.
Questi sono solo alcuni dei passaggi di questo toccante libro dove l’autore si ritiene privilegiato di avere avuto tanto dalla vita insieme alla sua amata.
Renato Sonego ha cominiciato la sua attivita’ letteraria nel 1982 con la pubblicazione del “Col delle rane”, romanzo della vita agreste del primo dopoguerra.
“ Credo che ogni tanto sia giusto fermarsi, e guardare indietro” Mi racconta. “Anche quando lavoravo intensamente e utilizzavo il poco tempo libero praticando sport duri, di fatica, come l’alpinismo e la corsa a piedi, cento chilometri compresi, trovavo in questa solitudine fisica, nel silenzio usato per centellinare anche la più piccola forza, la mia necessità riflessiva , sfociata poi nella stesura dei libri.”
Nel 1999 publica “Canamaci” dove ha dato sfogo alla fantasia della sua piu’ irrequieta infanzia, dove mette in evidenza come un bambino, pur vivendo i tempi magri della guerra, riesca a ricavarsi uno spazio tutto suo.
Nel 2004 con “Il suonatore di siepi”, il bambino e’ cresciuto a proprie spese, e si misura con il mondo nel quale e’ vissuto.
Scrivere, per Sonego è la necessità di rivivere esperienze, “e’ la linfa vitale per superare le prove che la vita inesorabilmente ci pone”. Con queste premesse, potrete ben immaginarvi cosa abbia significato per l’ autore scrivere “Anna&Renato”.
Qui la storia si fa grido d’amore, sfogo dell’anima di chi ha perso, con Anna, la gioia di vivere, la sposa con la quale si è condiviso tutto, attimo per attimo. Ma la purezza dei sentimenti non ha un nome specifico sia che si chiami Laura, Beatrice o Anna e neppure confini, la sua bellezza sta sempre nella sua unicita’.
Libro quindi, non per deboli di cuore. Ma per chi, come dice l’ autore, “ancora vuole credere che la vita degli innamorati continuerà lassù, nella stella che è stata riservata sin dai tempi della creazione.”
Tra le tante produzioni letterarie pompate a dovere dalle “novita” di mercato ma che lasciano sempre un po’ perplessi sul motivo, se non puramente commerciale, di questo tipo di letture, Anna e Renato e’ la testimonianza di una storia vera piena di sentimento, nella quale si trovano ancora I sapori delle cose semplici fresche e genuine, che non passano mai di moda..
E quale giorno miglore per proporre una storia come questa se non i 14 febbraio giorno di San Valentino?
Auguri a tutti gli innamorati come Anna e Renato