L’uomo che sussurra agli animali. La seconda possibilità dei disabili vive in Italia e si chiama Alessandro.
Settembre 1, 2016UNO SCANDALO BIANCO
Dicembre 20, 2016LovEat, la prima Fiera delle eccellenze agroalimentari ed enogastronomiche italiane e internazionali e del turismo esperienziale legato a prodotti e produttori si svolgerà a Venezia, città unica al mondo, nei giorni 2, 3 e 4 dicembre 2016.
Di Cristina Colombera
LovEat: nomen omen. Che non significa “amo mangiare”. LovEat è amore per il cibo, per il vino, amore per chi, nella propria vita, ha fatto di quest’amore un mestiere. E per chi lavora affinché le eccellenze italiane e mondiali non restino un bene di nicchia, bensì qualcosa di accessibile a tutti. Perché tutto comincia da un assaggio, finendo per diventar cultura.
Da sempre associamo gli Italiani alla pasta, i Tedeschi e gli Irlandesi alla birra, i Cinesi al riso, i Russi alla vodka e i Francesi alla baguette, giusto per fare qualche esempio. Siamo onesti: food & beverage sono, fin dalla notte dei tempi, i veri marcatori culturali di un Paese.
L’alimentazione di una popolazione arriva quasi a delimitarne gli spazi, come dimostra la famosa Dieta Mediterranea, ricca di oli vegetali, frutta, verdura, pesce: comune a tutta l’area del Mediterraneo è contrapposta alle diete dell’Europa settentrionale, più ricche di zuccheri, proteine e grassi animali. Non è un caso se LovEat dedicherà un seminario proprio ala Dieta Mediterranea, patrimonio immateriale dell’UNESCO dal 17 novembre 2010, meraviglioso ed equilibrato esempio di contaminazione naturale e culturale, lo stile di vita mediterraneo come eccellenza mondiale. Un patrimonio che riunisce le abitudini alimentari dei popoli del bacino del Mar Mediterraneo (Italia, Spagna, Grecia, Marocco, Portogallo, Croazia e Cipro), consolidate nel corso dei secoli e rimaste pressoché immutate fino agli anni Cinquanta, e che va ben oltre una semplice lista di alimenti ma riguarda la cultura di vita, le pratiche sociali, tradizionali e agricole. La Dieta Mediterranea è molto più che un semplice alimento. Promuove le tradizioni, il rapporto con il territorio ma anche e soprattutto la produzione agroalimentare di qualità, dal pesce alla frutta, la verdura, l’olio.
Il cibo, insomma, come patrimonio culturale.
Come non è altrettanto un caso se LovEat è il primo salone italiano che si affaccia sulla magica Laguna di Venezia, in un’ideale Via del Cibo che unisce tutte le eccellenze italiane e internazionali, quasi fossero – ci perdonerà Marco Polo – la “seta” del palato. Un collegamento che trova la sua massima espressione nel coniugare il miglior food & beverage con il turismo esperienziale legato a prodotti e produttori. Quando andare in vacanza significa anche e soprattutto divertirsi prendendo coscienza del territorio, imparando a cucinare piatti tipici, assaggiando le specialità locali che, da sempre, portano con sé un bagaglio di tradizioni capaci di sopravvivere grazie all’eredità tramandata di padre in figlio. Il cibo come significato culturale, elemento decisivo del senso di appartenenza perché capace di creare un codice fatto di ricordi, percezioni e stati d’animo interconnessi tra loro. Cultura, appunto.
Questo voleva Cesare Busetto, patron di LovEat, e questo è riuscito a fare coinvolgendo numerose realtà italiane e internazionali. Non a caso la sua società ha un nome, Hanami, che richiama la primavera, il momento in cui i Giapponesi si fermano per ammirare estasiati quel meraviglioso fenomeno che è lo sbocciare tutti insieme, rispondendo al silenzioso comando naturale, dei ciliegi. Un inno vero e proprio alla rinascita. “Avevo un sogno – spiega Busetto – portare per la prima volta nella mia città una fiera che riunisse le eccellenze venete, italiane e internazionali, quelle di nicchia, quelle che fanno la differenza, per intendersi, e il turismo esperienziale, che è a tutti gli effetti una nuova e importante opportunità di business soprattutto per i piccoli e medi produttori legati al proprio territorio e agli agriturismi che fanno dell’eccellenza il proprio fiore all’occhiello. Una bella scommessa che ha coinvolto dei partner eccezionali anche e soprattutto per l’originalità del progetto. Stiamo ricevendo un bel feedback sia dai produttori italiani, sia da quelli esteri. Ci vediamo dal 2 al 4 dicembre a Venezia!”.
Fin dall’anno 1000 Venezia è una fiera a cielo aperto, non solo crocevia ma vera e propria meta di scambi tra Oriente e Occidente. I Veneziani diffondono e al contempo fanno propri gli usi e i costumi alimentari dei popoli che incontrano. LovEat a Venezia chiude il cerchio tra storia, innovazione e cooperazione internazionale. I mercanti della Serenissima avevano la grande capacità di rinnovarsi e adattarsi alle esigenze del mercato. E, quando serviva, di inventarle proprio. L’“ombra de vin”, per esempio, tanto famosa a Venezia anche ai giorni nostri, nasce dal fatto che i mescitori, nell’antichità, per tenere il vino al fresco nella calde giornate d’estate, spostavano i loro carretti con le botti a seconda della direzione presa dall’ombra del campanile di San Marco. Di necessità virtù… ed esperienza.
Ed è così che ai giorni nostri, da un’invenzione, da un’idea appunto, in Italia e nel mondo è nato il turismo esperienziale: per provare le tradizioni e i segreti del territorio e della tradizione sulla propria pelle, così come sono nella realtà. Creando l’opportunità di conoscere attività, saperi, modi di fare e persone con un’interazione sempre più attiva, anziché passiva, che è semplicemente arricchimento culturale.
Ma torniamo a LovEat, che unisce e presenta le eccellenze agroalimentari ed enogastronomiche e del turismo esperienziale legato a prodotti e produttori in Italia e nel mondo, sia quelle dotate di carta d’identità sia quelle nate dalla tradizione e dall’amore per cibo e prodotti sani e controllati all’origine, dal D.O.P. all’I.G.P., passando per i P.A.T., gli S.T.G., la Produzione Integrata, la Qualità Verificata e i vini D.O.C. e D.O.C.G..
La Fiera offre oltre 250 spazi espositivi a disposizione dei migliori produttori nazionali e internazionali, in partnership con Eurosportello del Veneto nel circuito di Enterprise Europe Network (la più grande rete a servizio delle imprese cofinanziata dalla Commissione Europea), con il sostegno di B2Fair matchmaking event, la Camera di Commercio del Lussemburgo e Unioncamere Veneto. Eurosportello del Veneto sta promuovendo LovEat nei 600 uffici dei 55 Paesi del mondo in cui è presente EEN: Europa, USA, Russia, Cina, India, Giappone, Messico, Corea del Sud e molti altri.
Da qui, due giornate dedicate al “B2B”: una con i maggiori Tour Operator internazionali interessati al turismo enogastronomico e una con i buyer provenienti da tutto il mondo. A questo si aggiunge il focus dedicato all’export nei Paesi asiatici, con cui LovEat apre una finestra sull’Oriente, grazie alle partnership con società specializzate tra cui Stile Italiano, inserito nel tessuto commerciale cinese al punto da garantire la gestione – in prima persona – di ogni incombenza burocratica e/o doganale necessaria al produttore. Una partnership in continua evoluzione, tanto che si sta già parlando di un’edizione tutta cinese di LovEat.
Noi di DanteMag abbiamo scelto di appoggiare questo progetto tanto da esserne partner ufficiali fin dal primo giorno, perché crediamo nei valori che la fiera esprime e siamo convinti sia quasi un “dovere mediatico” dare spazio alle buone idee per la gente e con la gente.
Ci crede anche il testimonial della fiera, che viene dalla Sicilia ma una parte della sua vita di studente l’ha passata proprio a Venezia, dove torna per LovEat. È Gioacchino Bonsignore, autore di libri di enogastronomia, caporedattore del TG5 Mediaset e dal 2002 re indiscusso di “Gusto”, rubrica culinaria del telegiornale italiano. “Venezia, il Veneto e l’intero Nordest rappresentano uno dei più grandi giacimenti enogastronomici non solo italiani, ma anche internazionali. E’ un territorio che, con le sue eccellenze, riesce ad accontentare il turismo di massa come quello di alto livello. Un distretto ricco di prodotti e bellezze naturali e culturali che trova il suo epicentro nella sua capitale, Venezia”.
Insieme a Eurosportello del Veneto, Stile Italiano, DanteMag, C.M.L. Consulting promotore in Italia della Dieta Mediterranea, due giovani start-up. La prima viene dalla Toscana e non a caso si chiama LorenzoVinci.it, un “mecenate” dei produttori che coniuga la grande lungimiranza di Lorenzo il Magnifico con l’indiscussa genialità di Leonardo da Vinci. E’ il primo club dedicato all’enogastronomia italiana d’eccellenza, che permette ai produttori che non riescono per dimensioni ad accedere ai principali canali distributivi, di promuoversi e crescere come brand sull’online, raggiungendo migliaia di utenti appassionati in Italia e in Europa.
Ma parliamo di turismo esperienziale, la vera “chicca” che differenzia LovEat da tutte le altre fiere presenti sul mercato. Faberest è la seconda giovane start-up che ha creato una piattaforma dove prenotare attività coinvolgenti che hanno come denominatore comune l’enogastronomia italiana, permettendo ai viaggiatori di tutto il mondo di conoscere l’Italia con viaggi unici e coinvolgenti.
The “last but not the least” è la partnership nata in una calda giornata d’agosto con Brokers della Vacanza, partner a sua volta di GensGroup, “una comunità” costruita intorno alla passione per i viaggi, la geografia, la fotografia, l’esperienza e tutto ciò che racchiude una dimensione di avventura e scoperta. Il suo plus valore: promuovere gratuitamente i produttori che esporranno a LovEat nel circuito del turismo esperienziale di GensGroup – oltre duecento agenzie in tutta Italia – in un cerchio ideale che racchiude le persone o le famiglie che cercano una vacanza d’esperienza, l’esperienza stessa offerta dai produttori (dalla Valle D’Aosta alla Sardegna) e il network, il cui compito è mettere in comunicazione diretta la domanda con l’offerta.
Infine il partner tecnico, Zorzi S.r.l., tra gli altri partner ufficiale di Expo 2015, leader nel noleggio di attrezzature per la refrigerazione, la cottura, la lavorazione e l’esposizione dei prodotti. Una garanzia sinonimo di qualità e professionalità.